mermaid


(2005)


In Mermaid torna il rapporto con l’acqua, che ancora è simbolo di femminilità e di maternità, ma anche elemento primordiale e vitale.
Nel personaggio della sirena convivono due nature. Quando, inseguendo un desiderio, essa tenta di far prevalere quella umana sull’altra si rende conto che ciò è impossibile, che il suo posto è nell’acqua. E decide di farvi ritorno tornando così anche a quella che è la sua vera natura, con una maggiore coscienza di sé stessa.
Tutte le immagini della serie sono autoritratti, realizzati con la tecnica della scansione diretta.

Mermaid è stato esposto nella collettiva MetaMetà, organizzata dalla Galleria ZeroTre, Orvieto 2006.
E nella personale curata da Stella Tasca presso Naboo, Roma 2005.




"Francesca Manzini giovane fotografa romana espone sette foto della serie “Mermaid”.
Ispirato al racconto della “Sirenetta “di H.C. Andersen dallo stile descrittivo e scuro, questi ritratti volgono al finale con un differente sentimento.
Un ritorno all'acqua, elemento e luogo d'origine che fa sentire il suo incessante richiamo.
Attraverso uno studio personale e introverso sembra svelarsi sottilmente in parti nascoste che vorremmo mostrare. Un viaggio attraverso un osare che si arrende e preferisce la calma della certezza rifiutando un senso di soffocamento ed estraneità; un piano parallelo tra il corpo e il suo sistemarsi in un modo e con mezzi che nella sua disarmante naturalezza cercano e si trovano senza interpellare.
Sette sono i lavori esposti, tutti delle stesse dimensioni ( 50 x 75 cm) con la tecnica della scansione diretta in cui l’artista in realtà non propone delle vere e proprie foto ma un modo differente di usare uno scatto."
Stella Tasca






l' aria è troppo densa
entra come scaglie di vetro
nei miei polmoni
cerco di divincolarmi
annaspo
faticosamente mi muovo
sulla terra asciutta
il mio corpo brucia
e non vedo
non vedo che nebbia
brillare accecante

nella mia pancia vuota
si è insinuato un dubbio
muto e viscido

devo tornare
tornare indietro
dove l'acqua
in piccole onde
mi prenderà di nuovo
mi riempirà di silenzio
e smetterò di dividermi
e infrangermi